Alla scoperta di Alberobello: le meraviglie nascoste

Alberobello è una cittadina situata nella regione italiana della Puglia, nota per le sue caratteristiche case a forma di cono, chiamate trulli. Proprio i trulli sono da tempo dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La città di Alberobello è divisa in due parti: la zona dei trulli, chiamata Rione Monti, e la zona moderna, chiamata Aia Piccola. La maggior parte dei trulli risale al XVIII secolo e sono stati costruiti in pietra calcarea locale, senza uso di malta.

Oggi, i trulli sono diventati una delle principali attrazioni turistiche di tutto il sud Italia e la zona di Rione Monti è ricca di negozi, bar e ristoranti che offrono ai visitatori l’esperienza di vivere un trullo.

Oltre ai trulli, Alberobello ha anche diverse chiese storiche, come la Chiesa di Sant’Antonio, costruita nel 1926 in stile neoromanico, e la Chiesa di San Giovanni Battista, che risale al 1694 e presenta una facciata barocca.

La città ha anche una vivace vita culturale e organizza eventi come la Festa di San Rocco, che si tiene ogni anno ad agosto e include sfilate di costumi tradizionali, spettacoli di fuochi d’artificio e musica dal vivo.

Alberobello, i trulli e il Museo del Territorio

La visita di Alberobello deve assolutamente comprendere il Museo del Territorio o Casa Pezzolla. Qui si possono ammirare da vicino i trulli e scoprire gli arredi tradizionali grazie a riproduzioni delle antiche case contadine. Non manca la scoperta delle tecniche di costruzione, degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari del Paese.

Il percorso di visita del trullo si sviluppa in 4 spazi espositivi tematici realizzati in altrettanti ambienti del complesso architettonico, ai quali si aggiungono aree dedicate alle esposizioni temporanee spesso ospitate all’interno del museo.

La sala d’ingresso dà il benvenuto ai visitatori mostrando foto di Alberobello e della cittadina giapponese gemellata di Shirakawa-go, anch’essa Patrimonio UNESCO.

La sala degli attrezzi da lavoro mostra gli strumenti degli antichi mestieri popolari, e, nello specifico, quelli del falegname, del fabbro, del contadino (con particolare riferimento al ciclo del grano e al ciclo dell’uva), del ciabattino, del barbiere e del Maestro Trullaro, tra i quali spiccano quelli destinati alle tecniche di costruzione a secco, tipiche dei trulli più antichi.

Il percorso prosegue nel giardino, dove approfondire e ammirare con i propri occhi i risultati dell’applicazione dell’architettura a secco e, in estate, si potrà assistere a piccoli concerti ed eventi di intrattenimento in una cornice estremamente caratteristica.

Nella sala dell’arredo domestico, infine, si può apprezzare interessanti esempi di allestimento interno dei trulli per avere un’idea di come si presentavano le antiche case rurali di Alberobello.

Monumenti storici: il Trullo Sovrano

Il Trullo Sovrano, situato in piazza Sacramento (al di fuori della zona monumentale), risale alla prima metà del settecento ed è stato costruito per conto della famiglia del sacerdote Cataldo Perta.

È una costruzione particolare sia per la sua grandezza, ma anche per la tecnica architettonica utilizzata. Difatti, è l’unico trullo a due piani ed è stato costruito usando la malta per legare le pietre. In cima, la cupola conica si erge in tutta la sua maestosità dall’alto dei suoi circa 14 metri.

 

L'affascinante chiesa a trullo dedicata a Sant’Antonio e il Santuario Santi Medici

Tra le curiosità da vedere ad Alberobello c’è la Chiesa a Trullo dedicata a Sant’Antonio e costruita nel 1927. Oggi la chiesa ospita una reliquia di Sant’Antonio da Padova. Dal punto di vista architettonico si tratta di una costruzione a croce greca con cupola altra 21 metri dalla forma tipica del trullo.

Gli appassionati di arte possono ammirare nella chiesa le opere di Adolfo Rollo quali il dipinto di Cristo Re, l’Albero della Vita murale, i bassorilievi di don Guanella e l’altare di Sant’Antonio con le formelle descrittive della sua vita.

Un’altra attrazione di Alberobello è il Santuario dei Santi Medici, patroni della città. La forma del trullo lascia spazio alla classicità dell’architettura “ecclesiastica”: si tratta di una basilica risalente al 1700 dalle linee slanciate con alte guglie dei campanili, e con un bel portale bronzeo.

L’interno è ricco di opere d’arte, tra cui il dipinto della Madonna di Loreto sull’altare maggiore, gli affreschi dell’abside ma soprattutto le preziose reliquie dei Santi Medici, precisamente un frammento del braccio di San Cosma e un altro del cranio di San Damiano.

La Casa dell’Amore: la prima in calce

La Casa dell’Amore in Via Monte Nero 3 ad Alberobello è stata la prima costruita a calce nel 1797 quando il re dette la liberatoria agli abitanti e ai coloni di costruire liberamente le loro abitazioni senza impedimenti da parte del Conte di Conversano. La Casa d’Amore oggi è sede dell’Assessorato al Turismo e del Comune.

In conclusione, se Alberobello è sicuramente conosciuta in tutto il mondo come la città dei trulli non manca di riservare altre gradite sorprese al turista che decide di visitare questa cittadine e scoprire ciò che ha da offrire. Per questo chi soggiorna a Palazzo Guido, dimora storica di Lecce, deve assolutamente dedicare una giornata alla visita di Alberobello, patrimonio UNESCO dal fascino unico e particolare.

 

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