L’Abbazia di Cerrate: un gioiello romanico nel cuore del Salento

Chiunque decida di trascorrere una vacanza a Lecce, nel meraviglioso cuore del Salento, avrà l’opportunità di immergersi nella bellezza del centro storico ma anche di scoprire una serie di affascinanti luoghi nei dintorni. Uno di questi luoghi è l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, un’affascinante struttura dove storia e leggenda si fondono in un’atmosfera magica. In questo articolo, esploreremo la storia dell’abbazia e i suoi tesori architettonici e artistici.

Cenni storici sull’Abbazia di Santa Maria di Cerrate

La storia dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è avvolta nella leggenda. Si racconta che la chiesa sia stata costruita in seguito a una visione avuta da Tancredi d’Altavilla, il quale durante una battuta di caccia vide la Vergine Maria tra le corna di un cervo all’interno di una grotta, dando origine al curioso nome “Cerrate.”

Dal punto di vista storico, l’abbazia risale al XII secolo, quando un gruppo di monaci greci in fuga dalle persecuzioni a Bisanzio si stabilì in questo luogo. Qui, i religiosi si dedicarono alla preghiera, allo studio e alla lettura, contribuendo a plasmare la storia e la spiritualità della zona.

Successivamente, nel 1531, l’abbazia passò sotto il controllo dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, il quale promosse la crescita dell’abbazia fino a trasformarla in una masseria. Tuttavia, l’invasione turca del 1711 portò a un lento declino dell’abbazia, fino a quando, nel XIX secolo, l’architetto Franco Minissi si dedicò al suo recupero e restauro.

L’Architettura Romanica e le Meraviglie dell’Abbazia

L’esterno dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è un sublime esempio di architettura romanica. La facciata, realizzata con la caratteristica pietra leccese di colore bianco, è arricchita da un suggestivo rosone centrale e tre graziosi archetti pensili. Un portale impreziosito da bassorilievi rappresentanti un monaco in preghiera e scene del Nuovo Testamento si erge tra due colonne con capitelli.

Entrando all’interno dell’abbazia, si viene accolti da un ambiente suggestivo con tre navate, tipico delle basiliche. L’altare maggiore è dominato da un ciborio risalente al XIII secolo, ma ciò che affascina maggiormente i visitatori sono gli affreschi dallo stile chiaramente bizantino. Alcuni degli affreschi più antichi si trovano nell’abside e negli archi, mentre quelli più recenti adornano le pareti della chiesa. Essi raffigurano santi, la Madonna bambina, Sant’Anna, i monaci e San Gioacchino, offrendo un’immersione nelle tradizioni artistiche e spirituali dell’epoca.

La Visita all’Abbazia e le Meraviglie Circostanti

Una visita all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate non può esaurirsi soltanto all’interno delle sue mura. Nei dintorni, infatti, si trovano tesori che meritano di essere ammirati.

Uno dei punti salienti è rappresentato dai frantoi ipogei, dove un tempo venivano macinate le olive.

Il mulino e il forno, in cui veniva prodotto il pane, sono altrettanto affascinanti, permettendo ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana dei monaci e degli abitanti dell’abbazia.

Inoltre, non si può fare a meno di visitare il Pozzo Ornamentale, un’opera realizzata nel XVI secolo, che si trova vicino all’elegante porticato sito a un lato dell’abbazia. Il pozzo aggiunge un tocco di bellezza e mistero all’intero complesso.

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è un luogo intriso di storia, arte e spiritualità, non può non essere scoperto.

La vicinanza alla vivace città di Lecce rende l’Abbazia di Cerrate una tappa obbligata per coloro che desiderano esplorare il ricco patrimonio culturale del Salento. Grazie alla gestione dell’ente FAI, questo gioiello romanico continua a essere preservato e condiviso con il mondo, ispirando e affascinando i visitatori di oggi come faceva con i pellegrini e i monaci di secoli passati.

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